Disfunzione erettile
è l'incapacità a raggiungere o a mantenere un' erezione sufficiente per un rapporto sessuale soddisfacente da ambo i partners. Può comparire dal termine della pubertà alla vecchiaia; può essere un problema occasionale o un problema che si ripete spesso. E' importante sapere che avere una disfunzione erettile non altera la capacità di avere un orgasmo o di avere un'eiaculazione e non ha niente a che vedere con problemi di infertilità. Secondo le statistiche l'impotenza colpisce circa il 14% degli italiani, tra cui il 60% di coloro che hanno più di 70 anni e il 20% di chi ha tra 50 e 55 anni.
Tra le persone affette da diabete, la percentuale di uomini con impotenza sale fino all'80%.
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I meccanismi patogenetici responsabili della disfunzione erettile sono molteplici, ma prima di prenderli in considerazione è ben fare una breve introduzione sulle basi anatomo-fisiologiche responsabili dell'erezione. Il pene è essenzialmente costituito da due corpi cavernosi e da un corpo spugnoso uretrale, quest’ultimo ubicato inferiormente, tra i corpi cavernosi del pene. La struttura del sistema erettile è costituita da una rete vascolare sinusoidale immersa in un tessuto elastico che, in erezione, può ingrandirsi fino a quattro volte rispetto allo stato basale. I corpi cavernosi sono avvolti da una membrana fibrosa, detta albuginea, la cui inestensibilità è fondamentale per il raggiungimento della rigidità peniena. L'erezione inizia quando le arterie del pene portano un elevato flusso di sangue ai corpi cavernosi. Il sangue, rimanendo all'interno dei tessuti cavernosi, gonfia il pene e lo rende rigido, grazie alla inestensibilità della tunica albuginea. Le vene, che sono la via di deflusso, hanno delle valvole che si chiudono. Il deflusso del sangue durante il rapporto sessuale viene quindi bloccato dalle valvole che hanno una importanza enorme e, con la loro continenza, si ha il raggiungimento massimo della rigidità e assieme ad esso il mantenimento erettivo.
Successivamente, il rilasciamento degli sfinteri venosi determinerà il deflusso di sangue dalle strutture erettili, quindi la loro detumescenza ed il ritorno del pene allo stato di flaccidità. E’ importante sottolineare come alla base del meccanismo erettivo ci sia una stretta sinergia tra il sistema nervoso centrale (dove nasce il desiderio attraverso le sensazioni visive, tattili, olfattive e psicogene) e il sistema vascolare. -
E’ inevitabile che l’invecchiamento comporti una progressiva perdita di efficacia dei sofisticati sistemi che inducono l’erezione e quindi un certo grado di disfunzione erettile (impotenza) rappresenta un fenomeno parafisiologico nell’età avanzata. Esistono tuttavia una serie di fattori di rischio e di cause che, a prescindere dall’età, si associano alla disfunzione erettile
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malattie cardiovascolari
disfunzioni venose
ipertensione arteriosa
dislipidemie
diabete (la prevalenza di disfunzione erettile nella popolazione diabetica è circa tre volte superiore rispetto alla popolazione non diabetica )
obesità
sedentarietà
fumo
alcool e droghe
alcune classi di farmaci (assunzione di medicinali come diuretici, antipertensivi, tranquillanti)
interventi chirurgici e radioterapici sulla pelvi (es. la prostatectomia radicale)
lesioni al midollo spinale
insufficienza renale ed epatopatie -
insicurezza
stress
sensi di colpa
ansia da prestazione
problemi di coppia
depressione -
- Analisi del sangue sia di base che più approfonditi, servono per avere un quadro delle condizioni metaboliche (glicemia, dosaggio ormonali, PSA, profilo lipidico, eventuale funzionalità epatica e renale, testosterone, LH, FSH, prolattina, TSH).
- Ecodoppler penieno dinamico, verifica l'integrità e l'elasticità delle arterie peniene associato a test farmacologico mediante PgE1.
- Esame dello sperma e spermiocoltura, per una valutazione della fertilità e della presenza di microrganismi patogeni nello sperma.
- Ecografia prostato-vescicolare trans-rettale, per una valutazione delle condizioni della prostata e delle vescicole seminali.
- Ecocolordoppler dei testicoli, valutazione strutturale e vascolare dei testicoli, eventuale varicocele, eventuale dilatazione delle vene dello scroto.
- Potenziali evocati sacrali, per valutare l'integrità delle vie nervose implicate nella conduzione degli stimoli durante l'erezione.
- Test farmacologico, ovvero l'iniezione di una sostanza vasodilatatrice (PgE1) nel pene, utile a valutare il suo funzionamento.