La visita andrologica

Quando ci si rivolge al Centro di Andrologia, prima di eseguire gli esami diagnostici, si viene ascoltati e visitati accuratamente. L'anamnesi, cioè la storia clinica, è importante per capire a fondo il caso specifico. Il medico raccoglie tutte le informazioni che aiutano a capire meglio la causa del problema. All'anamnesi seguirà la visita vera e propria. Si passa quindi ad un esame fisico valutando la salute generale, lo stato dei testicoli e del pene. Vengono cercati i segni di possibili squilibri ormonali come: dimensioni dei testicoli, quantità e distribuzione dei peli, eventuale ginecomastia. Viene poi valutata la situazione circolatoria generale e viene esaminato il pene, per controllare che non ci siano placche di fibrosi, segno inequivocabile di induratio penis plastica. Se il paziente ha disturbi urologici l’esame comprende anche l’esplorazione rettale per valutare l’eventuale presenza di malattie venose in regione perianale come le emorroidi e per valutare la prostata. E’ chiaro che un corretto inquadramento diagnostico del paziente con deficit erettile deve tener conto della componente organica del paziente, della componente psichica e anche della sua componente relazionale con la partner. A tal fine è necessaria un’anamnesi sessuologia specifica per inquadrare le relazioni affettive sessuali e la componente emotiva con cui viene affrontata la situazione. Se siamo cioè in presenza di particolari tensioni o ansie di prestazione o di relazione. Tutto questo permette l’identificazione e la quantificazione dei tre momenti patogenetici fondamentali della disfunzione erettile: l’organico, lo psichico ed il relazionale.
A questo punto tutti questi elementi permettono di avanzare una diagnosi clinica che ovviamente deve essere verificata da successive indagini di laboratorio e strumentali.